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La transfobia non necessaria nelle politiche della pandemia

Questo articolo è stato tradotto da Engendering "The Non-Essential Transphobia of Pandemic Disaster Politics" scritto da Jacob Breslow


immagine in copertina. credit: Mercedes Mehling on Unsplash

 

Si potrebbe pensare che questo sia un momento particolare, con tante morti per cui essere in lutto e con centinaia di milioni di persone ovunque bisognose di supporto medico e finanziario di base, che non sia il momento opportuno per politicizzare questioni che si ritengono “non essenziali” come i diritti delle persone trans e il transfemminismo.

Questo sentimento, però, è pericoloso per molti motivi. Prima di tutto, ed ormai è orribilmente chiaro, l’idea che qualcosa sia essenziale è più politica che materiale. Non è legata in modo diretto alla cura o protezione statale. Come scrisse di recente Sujatha Gidla, conduttorx di treni a New York, “non siamo essenziali, siamo sacrificabili”. Allo stesso tempo, questo identificare i diritti trans come non essenziali e come qualcosa di inappropriato di cui parlare durante una pandemia, è precisamente ciò che i governi del Regno Unito, Stati uniti, Ungheria vogliono farci credere.

Sfruttando un momento in cui il mondo è in crisi, questi governi lavorano per velocizzare leggi che colpiscono le persone trans in generale e u bambinu trans in particolare. Queste leggi sono nuove ma sono parte di una storia più lunga di attacchi alle comunità trans, una storia a cui hanno dato forma classismo, razzismo, eteronormatività, deportabilità, colonialismo e misoginia. Coerente con questi attacchi è il fatto che tolgano alle persone trans la sicurezza sul lavoro, riconoscimento legale, sicurezza e libertà. E il fatto che releghino l’accesso a trattamenti medici allo status di scelta o lo ritengano qualcosa di dannoso invece che di essenziale. (La domanda da porsi è ‘non essenziale per chi?’ e ancora una volta bisogna pregare perché venga posta tale domanda) Nelle condizioni attuali delle politiche legate alla pandemia, codificare le condizioni di vita delle persone trans come non importanti sta venendo pericolosamente sfruttato per intensificare gli attacchi al benessere trans a livello legislativo.

Osservare chi viene lasciato indietro in queste circostanze è estremamente importante, in relazione a cosa stanno rivelando le risposte alla pandemia e alle linee di demarcazione su chi e cosa viene considerato essenziale. Non è un paradosso, in altre parole, che mentre le frontiere vengono globalmente chiuse e la disoccupazione arriva alle stelle, i braccianti agricoli migranti dalla Romania vengano mandati in Germania in condizioni rischiose e sottopagate, e molti di loro, come nota Alyosxa Tudor, hanno contratto il coronavirus e sono stati incolpati per la sua diffusione. O che, mentre i primi dieci medici del NHS che sono morti di coronavirus (e a causa della carenza di PPE) erano neri, asiatici o facenti parte di minoranze etniche, fino al 90% delle imprese gestite da persone di colore siano state escluse dal “paycheck protection program” negli Stati Uniti. O che, mentre stare a casa è presentato letteralmente e figurativamente come la sicurezza della nazione, l’abuso domestico nel Regno Unito sia aumentato del 25% e che le persone il cui attuale domicilio è un carcere stiano vivendo aumenti esponenziali di contagi. O ancora, che in un momento in cui le proteste dei conservatori in America echeggiano ‘scelgo io per il mio corpo’ riferendosi al loro diritto di ignorare le precauzioni sanitarie e far andare avanti l’economia, le legislazioni in molti stati negli USA stiano usando questo momento per rendere ancora più restrittivo l’accesso all’aborto. Questi elementi sono solo un piccolo squarcio sul disastro politico che è stato messo in moto da chi è al potere durante la pandemia. Qui nel Regno unito, queste politiche stanno prendendo di mira le persone trans insieme a molte altre. Il 22 aprile del 2020 Liz Truss, ministra per l’uguaglianza di genere, ha fatto una dichiarazione alla commissione per le donne e la parità di genere, esponendo le sue priorità per il futuro. La sua dichiarazione, che è stata un pessimo presagio per quanto riguarda i diritti trans nel Regno Unito, molto probabilmente è stata rilasciata intenzionalmente in modo da passare inosservata a molte persone, messa in ombra dalle 759 morti per covid19 riportate quel giorno (portando il numero delle morti totali per covid19 a 18100). Nella sua dichiarazione Tuss sottolineava tre importanti principi che guideranno la risposta della Commissione alla consulta del governo riguardo al Gender recognition act:

"Prima di tutto, la protezione degli spazi dedicati a un singolo sesso è estremamente importante. Secondariamente bisogna assicurarsi che gli adulti transgender siano liberi di vivere le proprie vite come preferiscono senza paura di ripercussioni, al tempo stesso mantenendo gli appropriati controlli ed equilibri nel sistema. Infine […] assicurarsi che le persone minorenni siano protette da decisioni che potrebbero fare e che sono irreversibili."

Il fatto di articolare questi principi tramite un linguaggio fintamente accogliente (le persone transgender sono libere ecc) rende comunque chiaro che Truss stia lavorando per mascherare gli effetti e gli intenti reali delle sue priorità politiche. Quello che i suoi principi stabiliscono è una futura politica ufficiale di governo che rappresenterà le persone trans come una minaccia alle donne e ai bambini. Nel modello di Truss le persone trans (che sono sempre e solo donne trans) sono distinte da donne e bambini ed è responsabilità del governo proteggere questi confini e distinzioni. Come molte persone hanno già discusso, questa separazione delle donne trans dalle donne cis a livello legislativo è pericolosa per tutte le donne, perché la logica per cui le donne trans sono discriminate di default sul lavoro, in ambito abitativo, ospedaliero, sportivo e di supporto statale sono palesemente misogine. Proteggere le donne trans dalla discriminazione, d’altro canto, stabilirebbe un precedente che sarebbe protettivo per le donne trans e tutte le altre donne.

Allo stesso tempo, quello che Truss sta mettendo in atto è un’impossibilità legislativa. Le persone trans, suggerisce, possono solo essere adulte quindi quello deu bambinu trans diventa un paradosso, una contraddizione. Una persona può soltanto essere stata unu bambinu trans in passato, ma non essere unu bambinu trans nel presente. La dichiarazione di Truss afferma che l’accesso per u bambinu trans a servizi per l’affermazione di genere (che sono vitali affinché dettu bambinu possano diventare adultu) sarà ancora più difficile nel Regno Unito e che il già esistente enorme, pericoloso e transfobico baratro che le giovani persone trans devono saltare per essere riconosciute sarà ancora più ampio. Questa nozione che ’essere trans sia una minaccia au bambinu è basata sul panico morale che è tanto storicamente inaccurato quanto in mala fede. Viene premesso che u bambinu trans sono un fenomeno nuovo. Tuttavia come Jules Gil-Peterson rivela nel suo libro “Storie dex bambinx transgender”, questo assunto ignora il fatto che u bambinu trans hanno transizionato medicalmente e socialmente per decenni. Non si tratta di un fenomeno nuovo né di un fenomeno passeggero, nonostante i tentativi dei governi conservatori di fare leggi che minacciano la loro esistenza.

La tragedia delle future politiche nel Regno Unito è amplificata dal fatto che queste politiche stanno venendo attuate a livello globale. In Ungheria un progetto di legge in esame al governo potrebbe effettivamente mettere fine al riconoscimento legale delle persone trans (n.d.t. In effetti è poi successo esattamente questo). Il progetto propone che il genere sia definito come “sesso biologico di nascita” e questo non lascerebbe possibilità di cambiamento. Il fatto che in Ungheria siano state prese di mira le persone trans è solo la più recente manifestazione del suo governo di estrema destra e anti LGBT+. Ciò è stato preceduto dalla chiusura dei Gender Studies e qualsiasi ricerca accademica sulla migrazione da parte del paese. In tutta l’America Latina, come riporta Manuella Libardi per l’Open Democracy e come Sonia Correa ha scritto in Engenderings, le regole di separazione di genere per il lockdown si intersecano in modo pericoloso con vari rifiuti da parte dei governi di riconoscere le identità di genere delle persone trans. A Panama, per esempio, l’indicazione di genere sui documenti di identità può essere modficata solo se ci si sottopone a chirurgia di riassegnamento, quindi molte persone trans sono forzate in situazioni in cui subiscono abusi o vengono perfino arrestate o multate dalla polizia perché hanno dei documenti che non sono in linea con la loro identità. Negli Stati Uniti, mentre più di 78000 persone sono morte e milioni hanno perso l’assicurazione sanitaria che si basava sul proprio lavoro a causa della disoccupazione in crescente aumento, l’amministrazione Trump sta mettendo fine e distruggendo politiche federali portate avanti da Obama che proteggevano le persone LGBT+ dalle discriminazioni ospedaliere basate su sesso e identità di genere. Inoltre, solo negli ultimi mesi, molti stati federali hanno introdotto leggi, come “l’atto di protezione dei minori da sterilizzazione e mutilazioni” in Colorado, che tentano di criminalizzare i medici per dare assistenza sanitaria -come prescrivere ormoni bloccanti della pubertà (trattamento reversibile, n.d.t.)- a persone trans sotto l’età dei 16 anni. Così come il possibile sviluppo della legge nel Regno Unito, quindi, le leggi negli Stati Uniti stanno tentando di rendere illegale l’assistenza sanitaria a bambinu trans facendo passare il tutto come una tutela nei confronti di tali bambinu.

Uno degli aspetti peculiari della pandemia è che si è pensato, almeno per un po’, che il virus non colpisse u bambinu. Mentre nuovi dati stanno emergendo ogni giorno su come alcunu bambinu si stanno ammalando e anche morendo per via del virus, assumere che u bambinu siano immuni è stata interpretata come uno strano segno di speranza che le generazioni future staranno bene nonostante queste circostanze terribili (e rese peggiori dalle oppressioni sistemiche). Nonostante ciò in questo momento di incolumità (apparente) deu bambinu i governi del Regno Unito, Stati Uniti e Ungheria (e molti altri paesi, n.d.t.) sono avidi di portare avanti politiche che colpiscono nello specifico u bambinu trans. Sembra che mentre u bambinu sono in qualche modo meno vulnerabili al virus, u bambinu appartenenti a categorie oppresse come in particolare le persone trans, sono resu estremamente vulnerabili alle politiche legate alla pandemia messe in atto dai governi conservatori.

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